Qualunque ambiente in cui vengano prodotti, trasformati e distribuiti degli alimenti deve rispettare rigidi protocolli igienici. Di conseguenza anche le vernici utilizzate per le pareti di questi locali devono contribuire al rispetto delle normative, garantendo la sicurezza dei cibi. Per garantire la conformità delle superfici c’è il Regolamento CE 852/2004 che definisce il protocollo HACCP per evitare il pericolo di contaminazione. Vediamo insieme di cosa si tratta e come essere sicuri di avere utilizzato pitture certificate HACCP.
Cos’è l’HACCP
HACCP è acronimo di Hazard Analysis and Critical Control Points: si tratta di un protocollo di prevenzione per l’insorgere di problemi igienici e sanitari, che ha lo scopo principale di tutelare la salute dei consumatori.
Esiste in Italia dal 1997, aggiornato poi nel 2004 con il Regolamento ad oggi in vigore.
Quali sono le superfici che richiedono l’uso di una pittura certificata HACCP?
In tutte le stanze adibite alla conservazione o lavorazione degli alimenti ogni superfice deve essere realizzata con materiali che siano il più possibile lisci, quindi facili da pulire e disinfettare, e che siano resistenti all’azione chimica dei prodotti utilizzati per l’igiene. Inoltre, devono essere resistenti all’abrasione, in modo da evitare inquinamenti.
Le superfici inevitabilmente grezze, come pavimenti, soffitti, pareti, porte e serramenti non sono interessate da questa regola. La stessa cosa vale per le strutture mobili e/o temporanee, come frigoriferi, distributori automatici di snack o bevande ecc.
Vediamo come si applica la normativa alle varie superfici nello specifico:
- Porte: devono essere trattate con smalti, meglio se lucidi o semilucidi, per ottenere una superficie liscia, non assorbente e quindi facile da pulire e disinfettare.
- Soffitti: devono essere realizzati in modo da impedire la formazione ed il ristagno di condensa e la formazione di muffa.
- Pavimenti: devono essere realizzati con materiali esenti da sostanze tossiche, resistenti all’abrasione e agli urti, facilmente lavabili e resistenti agli agenti.
- Pareti: devono essere trattate con materiali non tossici e resistenti, facilmente lavabili.
- Finestre e serramenti: devono essere progettate affinché non si presentino zone dove si possa accumulare acqua o sporco, predisponendo anche delle barriere contro gli insetti.
Pitture certificate HACCP: quali caratteristiche devono avere?
Per evitare contaminazioni degli ambienti e dei prodotti alimentari presenti in essi le pitture, per essere certificate HACCP, devono:
- non contenere sostanze nocive nella formula;
- essere resistenti all’abrasione ed alle sollecitazioni meccaniche in genere;
- avere una bassa permeabilità all’acqua;
- avere una buona resistenza ai detergenti utilizzati per la pulizia delle superfici;
- essere facili da pulire;
- avere una durabilità superiore rispetto alle normali pitture murali.
Fake news sulle pitture certificate HACCP
Di recente hanno iniziato a diffondersi sul mercato nuove idropitture che si dichiarano adatte anche all’utilizzo per ambienti dove avviene la manipolazione o la lavorazione degli alimenti. Nello specifico viene dichiarata una generica conformità al regolamento HACCP e/o presunte proprietà antimicrobiche e antibatteriche in conformità a quanto previsto dalla norma ISO 22196/2011. È importante ricordare che questi parametri non sono sufficienti a definire il prodotto idoneo agli ambienti di cui sopra, perché il regolamento ISO 22196 fa riferimento solo alla determinazione dei batteri sulle materie plastiche e sulle superfici non porose perfettamente lisce.
Nelle cucine, laboratori o ambienti dedicati alla conservazione del cibo è importante assicurarsi di utilizzare le giuste pitture, conformi al regolamento HACCP.
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