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Pittura per esterni: come sceglierla

Con il passare del tempo, le facciate degli edifici subiscono un deterioramento a causa dell'esposizione quotidiana agli agenti atmosferici, ai raggi solari, all'umidità, alle muffe, alle alghe e ad altri fattori ambientali. Scegliere una pittura per esterni di qualità è dunque fondamentale: deve essere adatta all’ambiente in cui è posta la facciata e specifica per prevenire e risolvere i fattori di degrado.

Le pitture per esterni sono progettate per essere più resistenti agli agenti atmosferici e ai fattori ambientali, allo stesso tempo prevengono e curano i problemi tipici delle pareti esterne e degli ambienti umidi.

Molti dei fenomeni di degrado degli edifici e delle pareti esterne hanno come causa principale l'acqua, che può provenire dalla pioggia battente, dall'umidità da condensa, dalla risalita capillare o dalle infiltrazioni. Questo tipo di pittura costituisce uno scudo protettivo che impermeabilizza efficacemente la parete e impedisce all'acqua di penetrare nel muro, evitando la formazione di aloni, macchie, erosioni, muffe, funghi, risalita capillare, efflorescenze saline e così via.

La scelta della migliore pittura per esterni dipende da vari fattori legati alla facciata interessata e alle prestazioni richieste dal prodotto. Il primo passo è valutare lo stato di conservazione della facciata, poiché è necessario garantire l'integrità del supporto sottostante prima di applicare la pittura. Successivamente, si valutano le caratteristiche e le prestazioni della pittura in base al risultato desiderato e al tipo di facciata da rivestire.

Tipologie di pittura per esterni

Ecco i principali tipi di pittura:

  • Pittura a base di calce: si tratta di un prodotto naturale perfetto per gli edifici storici e la bioedilizia. È traspirante e resistente alle muffe e ai parassiti.
  • Pittura ai silicati: è resistente agli agenti atmosferici, traspirante e idrorepellente. Tuttavia, a causa della sua composizione chimica, non è sempre adatta alla ristrutturazione degli edifici storici.
  • Pittura al quarzo: è realizzata con polimeri organici ed è molto versatile, adatta a qualsiasi tipo di intonaco.
  • Pittura silossanica: grazie all'uso di resina silossanica come legante, questa pittura è resistente all'acqua e allo stesso tempo altamente traspirante.
  • Pittura elastomerica: è un prodotto riempitivo caratterizzato da un'alta elasticità, che consente di resistere alle sollecitazioni meccaniche e termiche.
  • Pittura acrilica: è molto utilizzata e apprezzata per i tempi rapidi di asciugatura.

Dopo aver scelto la migliore pittura per esterni adatta alle tue esigenze, è importante valutare un secondo aspetto molto importante: il colore. Le pitture sono generalmente disponibili in colorazione bianca e possono essere personalizzate con l'aggiunta di specifici coloranti per ottenere diverse sfumature.

Per una buona riuscita del lavoro e per la scelta dei prodotti migliori per le proprie abitazioni è importante rivolgersi a professionisti del settore. Proprio per questo noi della ditta Anderlini Luciano siamo qui per te, contattaci!


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Vernice per legno: quale è meglio usare?

Vuoi restaurare i tuoi arredi oppure dar loro un nuovo aspetto ma non sai quale vernice per legno è meglio usare? È importante scegliere i prodotti giusti. Ma che differenza c’è fra tutte le varie tipologie? In quali casi è meglio usare l’una o l’altra e quali risultati estetici è possibile ottenere?

Vediamolo insieme.

Vernice per legno (la classica)

La vernice serve per rinnovare, decorare e proteggere il legno. È una finitura pigmentata coprente, quindi nasconde in maniera più o meno decisa le venature del legno. Tutte le vernici in commercio sono costituite da un legante, un diluente o solvente e altri componenti, fra cui i pigmenti che danno alla vernice la colorazione scelta.

Un tempo la vernice per legno era naturale: veniva infatti prodotta dalle resine, fra cui la gommalacca. Dal 1940 sono arrivate anche le vernici sintetiche, che hanno diversi vantaggi:

  • Si stendono più velocemente
  • Sono più dure e più elastiche
  • Sono a base acqua, quindi evaporando non rilasciano sostanze tossiche per l’essere umano
  • Modificano completamente il colore del legno, cosa che un tempo non era possibile perché come pigmento principale veniva usata la gommalacca, che creava uno strato lucido sul legno

Tinta per legno

La tinta per legno è una pittura colorante per interni. La sua proprietà principale è la capacità di lasciar intravedere le venature del legno sotto alla colorazione. Solitamente la tinta si usa quando si vuole scurire la tonalità del legno oppure quando si vuole rendere più omogenei legni di diverse tonalità.

La tinta ha una viscosità abbastanza ridotta: è infatti ottenuta dalla dispersione di coloranti in acqua o solvente.

Mordente per legno

Il mordente è una vernice per legno trasparente. Come dice il suo nome (dal latino “mordēre”, ossia mantenere saldo), serve a tenere insieme il colorante e la superficie. I mordenti sono realizzato con coloranti disciolti in acqua. Esistono attualmente in commercio anche mordenti colorate, che in questo modo uniscono due passaggi in uno: tinta colorata e mordente.

Prodotti filmanti

Sono prodotti per la verniciatura del legno che creano sulla superficie un film, il quale una volta asciugatosi chiude i pori del legno, incapsulandolo. Rientrano in questa categoria smalti, fondi e finiture.

Fondi per legno

I fondi sono vernici “preparatorie”: uniformano la superficie del legno per far sì che lo smalto, applicato successivamente, aderisca perfettamente. Questo procedimento è molto delicato: perché il fondo lavori correttamente, è fondamentale usare la giusta quantità di prodotto, che varia in base alle condizioni del manufatto in legno che stiamo trattando.

Smalti per legno

Lo smalto è un prodotto di verniciatura particolarmente coprente. Come la vernice può essere sia a base acqua che a base solvente, opaco, lucido o satinato. Le differenze principali fra i vari smalti per legno sono date dalla capacità del risultato ottenuto di riflettere la luce. Questa capacità viene misurata in Gloss:

0-10 Gloss = opaco intenso

81 – 100 Gloss = brillante

Finitura per legno

La finitura è un prodotto verniciante trasparente, che si applica alla fine del trattamento. Ha funzione estetica ma anche protettiva. Può essere opaca, satinata o lucida e anche questa si può trovare in commercio sia a base acqua che a base solvente. Negli ultimi anni le finiture a base acqua vengono spesso preferite per gli ambienti interni, perché non danneggiano la salute.

Le finiture sono composte da resine acriliche che hanno ottima durata nel tempo, oltre a una buona elasticità. Le finiture a solvente, invece, partono da resine poliuretaniche.

Tinte e vernici per interni ed esterni

La scelta della vernice o della tinta dipende anche dalla posizione del manufatto o della superficie su cui sarà stesa.

La vernice per legno per interno è tendenzialmente ad acqua, inodore e a bassa emissione di COV (composti organici volatili). Il prodotto verniciante ha minore capacità protettiva perché un ambiente interno non è esposto a muffe e funghi. La sua funzione è quindi soprattutto estetica.

La vernice per legno per esterno è invece un prodotto verniciante che, oltre alla funzione estetica, ha anche quella impermeabilizzante e protettiva contro agenti inquinanti e atmosferici. Alcuni prodotti proteggono la superficie anche alle muffe e agli insetti xilofagi.

Sull’etichetta di ogni prodotto vengono poi indicati:

  • Il legante principale
  • Lo strumento con il quale è consigliato applicare la vernice: a spugna, a spruzzo, a pennello, a straccio
  • L’effetto che si ottiene: vernice cangiante, vernice laccata, vernice mordenzata, vernice effetto cera, vernice trasparente, vernice effetto naturale, vernice metallizzata, vernice opaca, vernice pigmentata, vernice fluo, vernice brillante o smalto.

 

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Sbiancare le travi in legno per un soffitto in stile shabby chic

Spesso, soprattutto nelle abitazioni di più antica costruzione, troviamo bellissimi soffitti con travi a vista, magari color noce, mogano o castagno.
Sbiancare le travi in legno può essere un’idea per dare al soffitto uno stile moderno, sulla linea della famosa tendenza shabby chic.

Come sbiancare le travi in legno

La tecnica di sbiancamento porta un completo restyling alla stanza e regala all’ambiente una maggiore luminosità.

Per questo trattamento servono prodotti specifici:

  • impregnate ad acqua bianco
  • cera decorativa bianca
  • vernice gessata
  • pennelli
  • sabbiatura/sverniciatore
  • cartavetrata

Per sbiancare le travi in legno bisogna prima di tutto riportare il legno al suo colore naturale, eliminando la vecchia vernice. Per fare questo si usa la tecnica della sabbiatura, la stessa usata anche per i soffitti realizzati in volta e mattoni.

La sabbiatura dev’essere effettuata con i macchinari appositi per ottenere il giusto risultato: in questo modo il legno sarà ripulito e se ne andranno anche eventuali macchie scure dovute al tempo e all’umidità. Una volta ottenuta una superficie “vergine”, si potrà procedere allo sbiancamento.

Solo nel caso in cui il legno non fosse particolarmente compromesso la sabbiatura può essere evitata, optando per un trattamento con un prodotto sverniciante e una carteggiatura con la carta vetrata a grana grossa.

A questo punto bisogna prima stendere l’impregnante bianco, lasciarlo asciugare e dare una seconda mano. Un’alternativa può essere la vernice gessata bianca, che ha un effetto più coprente. Se invece preferite un effetto più leggero che lasci intravedere nitidamente le venature del legno, il prodotto ideale è la cera bianca senza impregnante.

 

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Stucchi decorativi: tipologie e applicazioni

Le pareti della nostra casa fanno da contorno agli ambienti in cui viviamo: c’è chi le preferisce neutre, con colori tenui o classici come il bianco, e chi invece di colori più accesi e originali. Se stai pensando di rinnovare le pareti di casa per dare un tocco di design che valorizzi l’arredamento c’è anche un’altra opzione: gli stucchi decorativi. Vediamo le varie tipologie e gli utilizzi.

Una premessa: cosa sono gli stucchi

Gli stucchi sono delle finissime miscele a base di gesso, che vengono mescolate con materie sintetiche o naturali che danno loro maggior resistenza e la possibilità di creare effetti estetici particolari.

L’utilizzo degli stucchi risale al Rinascimento e all’epoca barocca, dove veniva usato per fregi, cornici e rosoni ornamentali.

Gli stucchi moderni, oltre a essere resistenti e a durare di più nel tempo, offrono la possibilità di realizzare diverse decorazioni: dalla riproduzione di materiali specifici, come il marmo, a effetti antichizzanti.

L’Antico Damasco

Rivestimento ottenuto grazie a materie naturali, che danno un effetto damascato e vellutato alle pareti.
Questi stucchi decorativi sono traspirabili e resistenti alle muffe.

Stucco veneziano

Liscio al tatto e brillante, contiene sostanze naturali come leganti vegetali e terre colorate, senza solventi, e riproduce le decorazioni dello stile rinascimentale. Dà un effetto elegante all’ambiente, garantendo un’elevata traspirabilità.

Marmorino

Il Marmorino dona alle pareti il tipico effetto del vero marmo, riproducendone lucentezza e striature. Ha un aspetto levigato ed è disponibile in diversi colori.

Terre fiorentine

Anche questo tipo di stucco decorativo ricorda le forme tipiche rinascimentali ma, a differenza di quello Veneziano, è opaco e granuloso al tatto. Anche questa è una scelta ecologica e permette alle pareti di essere traspiranti.

Velature

Per questa realizzare le velature si crea un composto semitrasparente, ottenuto da resine, che consente di ottenere un effetto velato sia sulle pareti interne che esterne; con questa tecnica si possono creare chiaroscuri affascinanti. Le velature sono adatte sia ad ambienti classici che moderni: il loro effetto antichizzante non crea troppo contrasto, ma anzi, impreziosisce il minimalismo dello stile contemporaneo.

Stucchi decorativi in gesso

I più classici stucchi decorativi: questa tecnica dà vita a elementi decorativi singoli, che possono essere applicati sulle pareti ma anche in altri punti della stanza. Il gesso è un materiale ecologico, ricavato dalla selenite (una roccia estratta in cave ricche di calcio) che viene cotta. Durante la cottura il gesso si disidrata e si sfalda: a questo punto viene mescolato all’acqua e reidratato, dando vita alla materia bianca che conosciamo tutti. Al composto vengono solitamente aggiunti additivi acrilici e fibre di vetro, per aumentare la compattezza del gesso che tende naturalmente a disgregarsi, creando la classica “polverina” bianca. A questo punto viene posizionato all’interno dei calchi, da cui prende la forma che desideriamo.

Le lavorazioni che si possono fare con gli stucchi decorativi in gesso

Le decorazioni più ricorrenti sono cornici, rosoni, capitelli e qualche volta anche colonne o statue. Negli ambienti moderni è possibile trovare soprattutto le cornici, che vengono di solito applicate all'angolo tra parete e soffitto e presentano spesso elementi floreali.

Le cornici possono essere posizionate anche lungo la parete, a un terzo dell’altezza partendo dal basso; oppure si possono costruire dei pannelli, come dei veri e propri quadri.

I reggimensola sono un’altra opzione a cui poter applicare gli stucchi in gesso, per scopo decorativo ma anche funzionale.

Anche gli stucchi decorativi in gesso si adattano bene sia a stili d’arredo classici che più moderni: soprattutto nel secondo caso il contrasto fra il bianco delle decorazioni e i colori vivaci degli arredi moderni impreziosisce l’ambiente.

 

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Vernici per piastrelle: la soluzione ideale per il rinnovo delle superfici

Vorresti ridare vita alle superfici di casa senza doverle sostituire? Le vernici per piastrelle potrebbero essere la soluzione giusta. Scopriamo insieme come funzionano e quali sono i loro vantaggi.

Cosa sono le vernici per piastrelle

Si tratta di prodotti che consentono di rinnovare i rivestimenti usurati della tua casa, donando un tocco di freschezza agli ambienti, a un costo minore rispetto alla classica ristrutturazione, permettendoti di risparmiare sulle spese.

Ma che cos'è esattamente la vernice per piastrelle? Si tratta di un tipo particolare di vernice che puoi trovare in ferramenta, colorifici e negozi specializzati in bricolage. Se però non hai la certezza di poter affrontare il lavoro in autonomia o non hai particolare manualità, è meglio evitare il fai da te e affidarsi invece a un imbianchino esperto nella pittura di piastrelle. Verniciare le piastrelle può sembrare un'attività semplice, ma in realtà richiede molta attenzione e precisione.

Le vernici per piastrelle sono un prodotto versatile che può essere utilizzato sia su pavimenti che rivestimenti murali, risolvendo i problemi di piastrelle opacizzate, usurate, scolorite o che non si integrano più con l'ambiente circostante. Sul mercato sono disponibili una vasta gamma di vernici e smalti con finiture diverse. Come sempre però, per ottenere risultati soddisfacenti, è importante puntare sempre sulla qualità.

Ecco i tre principali prodotti che puoi trovare sul mercato:

  • Vernice epossidica: è altamente resistente all'abrasione e all'uso di detergenti, è diluibile con acqua e non rilascia odori forti.
  • Vernice uretanica alchidica: crea uno strato forte e resistente, perfetto per dipingere le piastrelle del pavimento.
  • Vernice acrilica: è una vernice appositamente progettata per l'uso su piastrelle.

Come usare le vernici per piastrelle

Questo tipo di vernice può essere utilizzato in tutte le stanze: dal bagno alla cucina, passando per i pavimenti di tutta la casa. La vernice per piastrelle è versatile e normalmente facile da applicare, il che la rende perfetta per progetti fai da te ed economici, evitando così costosi interventi infrastrutturali come la sostituzione di un pavimento.

  • Il bagno è uno dei luoghi in cui le vernici per piastrelle possono fare la differenza: a causa dell’elevata umidità di questa stanza, le superfici del bagno tendono col tempo a deteriorarsi. Queste vernici consentono di rimediare all’usura, creando uno strato resistente a urti, graffi, calore e umidità e adattandosi perfettamente anche a superfici poco porose.
  • La cucina è un altro ambiente assolutamente adatto all’applicazione di queste vernici, con cui puoi facilmente rinnovare l’ambiente in breve tempo e con una spesa contenuta, rimediando ai danni del tempo, dell’umidità e dei possibili agenti acidi.
  • Anche i pavimenti sono una superficie che è possibile rivestire con le vernici per piastrelle, sia quelli interni che esterni, come ad esempio sui balconi, terrazzi e porticati. Esistono diverse tipologie di vernici da utilizzare su pavimenti in gres o ceramica che aiutano a coprirne le imperfezioni e a cambiarne il colore, soprattutto all’esterno dove i cambiamenti di temperatura e gli agenti atmosferici causano usura e scolorimento.

Come scegliere le vernici per piastrelle?

In commercio esistono diverse tipologie di vernici in base alla destinazione d’uso. Vediamo come sceglierle:

  • Per il bagno è necessario utilizzare prodotti resistenti all’umidità e all’acqua. Prima dell’applicazione è fondamentale pulire accuratamente le superfici per rimuovere sporco, calcare, muffa e polvere, per una perfetta adesione del prodotto.
  • Per la cucina serve invece una vernice resistente al calore e alle macchie di grasso, che non sia attaccabile dagli acidi e che sia resistente al danneggiamento da oggetti appuntiti, come ad esempio i coltelli.
  • Per i pavimenti esterni esistono vernici e smalti specifici, resistenti agli agenti atmosferici, ai raggi UV, al calore e al gelo.

Come applicare correttamente le vernici per piastrelle?

Le vernici per piastrelle si applicano con un pennello o con un rullo, previa pulizia accurata della superficie da trattare. Il tempo di asciugatura è solitamente breve: in poco tempo è possibile dare un aspetto completamente nuovo agli ambienti.

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Camera da letto grigia: un colore, infinite applicazioni

Il grigio è uno dei colori più neutri: in una camera da letto grigia è più facile creare abbinamenti e questo colore tenue regala alla stanza un’atmosfera rilassante.

La scala dei grigi antracite, ad esempio, può comporre uno schema delicato e indicato per il riposo notturno.

Se l’idea del “total grey” non convince del tutto, è possibile aggiungere un tocco di luminosità: un’idea può essere realizzare una parete grigia brillantinata o dai toni metallici. Esistono sul mercato molte finiture che possono creare bellissime alternative alla classica pittura su parete.

La parete più indicata per questi “punti luce” è alle spalle del letto. Qui si può giocare con i colori della testiera del letto oppure disegnare una cornice come contorno.

Un’alternativa sempre funzionale è giocare con le tante sfumature di grigio: attenzione però a non mischiare fra loro tonalità calde e fredde.

Secondo la cromoterapia il grigio, come il blu, è un colore distensivo ­– ossia rilassante – indicato per quasi tutti gli ambienti, a maggior ragione nella camera da letto proprio per lo scopo della stanza.

È un colore adatto come tinta a parete, come rivestimento per l’armadio a muro, ma anche declinato come tessuto negli arredi. Crea un bellissimo contrasto con pareti e mobili e tessuti chiari: il bianco è sempre un accostamento ideale per una camera da letto grigia.

Un’alternativa alla pittura può essere la carta da parati con pattern decorativi che rompe la monotonia della tinta unita.

Al contrario degli stereotipi che vedono il grigio come un colore inadatto alla camera dei bambini, un bellissimo accostamento nella stanza dei piccoli è anche quello del grigio con colori pastello come il malva, il giallo senape o il bianco.

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Pitture certificate HACCP per ambienti dedicati agli alimenti

Qualunque ambiente in cui vengano prodotti, trasformati e distribuiti degli alimenti deve rispettare rigidi protocolli igienici. Di conseguenza anche le vernici utilizzate per le pareti di questi locali devono contribuire al rispetto delle normative, garantendo la sicurezza dei cibi. Per garantire la conformità delle superfici c’è il Regolamento CE 852/2004 che definisce il protocollo HACCP per evitare il pericolo di contaminazione. Vediamo insieme di cosa si tratta e come essere sicuri di avere utilizzato pitture certificate HACCP.

Cos’è l’HACCP

HACCP è acronimo di Hazard Analysis and Critical Control Points: si tratta di un protocollo di prevenzione per l’insorgere di problemi igienici e sanitari, che ha lo scopo principale di tutelare la salute dei consumatori.

Esiste in Italia dal 1997, aggiornato poi nel 2004 con il Regolamento ad oggi in vigore.

Quali sono le superfici che richiedono l’uso di una pittura certificata HACCP?

In tutte le stanze adibite alla conservazione o lavorazione degli alimenti ogni superfice deve essere realizzata con materiali che siano il più possibile lisci, quindi facili da pulire e disinfettare, e che siano resistenti all’azione chimica dei prodotti utilizzati per l’igiene. Inoltre, devono essere resistenti all’abrasione, in modo da evitare inquinamenti.

Le superfici inevitabilmente grezze, come pavimenti, soffitti, pareti, porte e serramenti non sono interessate da questa regola. La stessa cosa vale per le strutture mobili e/o temporanee, come frigoriferi, distributori automatici di snack o bevande ecc.

Vediamo come si applica la normativa alle varie superfici nello specifico:

  • Porte: devono essere trattate con smalti, meglio se lucidi o semilucidi, per ottenere una superficie liscia, non assorbente e quindi facile da pulire e disinfettare.
  • Soffitti: devono essere realizzati in modo da impedire la formazione ed il ristagno di condensa e la formazione di muffa.
  • Pavimenti: devono essere realizzati con materiali esenti da sostanze tossiche, resistenti all’abrasione e agli urti, facilmente lavabili e resistenti agli agenti.
  • Pareti: devono essere trattate con materiali non tossici e resistenti, facilmente lavabili.
  • Finestre e serramenti: devono essere progettate affinché non si presentino zone dove si possa accumulare acqua o sporco, predisponendo anche delle barriere contro gli insetti.

Pitture certificate HACCP: quali caratteristiche devono avere?

Per evitare contaminazioni degli ambienti e dei prodotti alimentari presenti in essi le pitture, per essere certificate HACCP, devono:

  • non contenere sostanze nocive nella formula;
  • essere resistenti all’abrasione ed alle sollecitazioni meccaniche in genere;
  • avere una bassa permeabilità all’acqua;
  • avere una buona resistenza ai detergenti utilizzati per la pulizia delle superfici;
  • essere facili da pulire;
  • avere una durabilità superiore rispetto alle normali pitture murali.

Fake news sulle pitture certificate HACCP

Di recente hanno iniziato a diffondersi sul mercato nuove idropitture che si dichiarano adatte anche all’utilizzo per ambienti dove avviene la manipolazione o la lavorazione degli alimenti. Nello specifico viene dichiarata una generica conformità al regolamento HACCP e/o presunte proprietà antimicrobiche e antibatteriche in conformità a quanto previsto dalla norma ISO 22196/2011. È importante ricordare che questi parametri non sono sufficienti a definire il prodotto idoneo agli ambienti di cui sopra, perché il regolamento ISO 22196 fa riferimento solo alla determinazione dei batteri sulle materie plastiche e sulle superfici non porose perfettamente lisce.

 

Nelle cucine, laboratori o ambienti dedicati alla conservazione del cibo è importante assicurarsi di utilizzare le giuste pitture, conformi al regolamento HACCP.
Noi di Anderlini Luciano S.r.l. ci occupiamo anche di tinteggiature per aziende che necessitano questo particolare tipo di vernici, affidandoci alla ditta Caparol per le vernici giuste.
Contattaci qui per maggiori informazioni.


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Colori per la cucina: il blu

Come scegliere i colori per la cucina?

Il concetto di casa è molto cambiato negli ultimi anni e la sua evoluzione è ancora in atto: casa non è più solo il luogo in cui si abita ma un ambiente da vivere.

La sua graduale trasformazione incontra inevitabilmente anche le tinteggiature delle pareti. Ogni stanza ha colori tradizionalmente utilizzati e non utilizzati. Noi andiamo completamente controcorrente, con una proposta che è tutto fuorché tradizionale: la cucina blu!

Colori per la cucina: perché il blu è il colore perfetto

Il blu è un colore molto contemporaneo, che si inserisce con naturalezza fra marmo, piastrelle bianche e legno, senza risultare troppo intenso o fastidioso ma rendendo più originale e fresco l’ambiente.

Si sostituisce bene alle classiche tinte usate in cucina, come il bianco, o ai materiali più usuali, portando immediatamente un piacevole senso di decorazione.

Fra tanti colori per la cucina, il blu è tra i più facili da abbinare

Sia che la tonalità scelta sia un blu elettrico, sia nel caso in cui invece si opti per un blu navy, abbinare questa tinta agli arredi è molto facile.

Sicuramente il risultato è ottimale se l’arredamento è in legno: il blu riesce a smorzare l’accento rustico di questo materiale naturale, sia se usato come parquet che come rivestimento degli arredi.

Un altro abbinamento dall’ottima resa è blu – bianco: immaginate ad esempio l’effetto che avrebbero delle pareti blu affiancate alla ceramica bianca e al marmo.

Dove posizionare il colore blu in cucina

Che sia un’intera parete o solo una piccola area, in entrambi i casi il blu regala il suo tocco di creatività. L’unico punto “debole” è la zona del backsplash (o più semplicemente paraschizzi) sulla parete dietro il piano cottura o il lavandino. Qui la soluzione migliore è usare pitture idrorepellenti che proteggano il colore dall’usura dell’acqua e degli schizzi nel tempo.

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Vernice antimuffa: cos'è e come funziona

Partiamo da qui: come mai compare la muffa

La muffa in casa è un problema abbastanza ricorrente. Da qui la ricerca di informazioni per l'eventuale acquisto di una vernice antimuffa.
Fra le cause principali della sua comparsa ci sono:

  • Un problema di progettazione non corretta della struttura dell’edificio
  • Una quantità di umidità nell’ambiente molto alta, causata da una scarsa ventilazione

Il periodo di maggior comparsa della muffa è quello invernale, perché tendiamo ad aprire meno spesso le finestre e quindi a far arieggiare la stanza, impedendo così al vapore di uscire.
La muffa non è solo antiestetica ma può risultare anche dannosa per la salute, soprattutto per chi soffre di malattie respiratorie. Inoltre, col tempo, può danneggiare l’intonaco e la struttura dell’edificio.

Può essere utile acquistare un igrometro per controllare che il tasso di umidità non superi mai il 60% e adottare alcune buone abitudini:

  • aprire la finestra dopo la doccia;
  • arieggiare quotidianamente, se possibile anche più volte al giorno;
  • usare l’aspiratore della cucina durante la cottura dei cibi;
  • non stendere i panni in casa.

 

Cos’è la vernice antimuffa e come va applicata?

La vernice antimuffa è un tipo particolare di vernice che contiene al suo interno i biocidi, ossia delle sostanze chimiche create in laboratorio che agiscono sui microrganismi. Svolgono un’azione fungicida: uccidono i funghi, le muffe e le loro spore senza risultare nocivi per l’uomo.

Alla vista sono del tutto identiche alle normali pitture per pareti. Esistono due tipi di pitture antimuffa:

  • Idropitture antimuffa, con potere traspirante, che si utilizzano di solito in bagno e in cucina
  • Vernici antimuffa lavabili, utilizzate nei locali più soggetti allo sporco come il salotto e le camere dei bambini

Entrambe si applicano con lo stesso metodo delle pitture normali ma la loro stesura deve essere ripetuta ogni 4-5 anni e deve essere applicata a tutte le pareti della stanza senza lasciare aree scoperte perché la sua efficacia sia massima.

 

La vernice antimuffa funziona davvero?

Questa vernice, se applicata correttamente e mantenuta bene nel tempo, esegue il suo lavoro perfettamente.
Allora come mai può capitare che dopo pochi mesi dalla sua applicazione vediamo comparire nuovamente delle chiazze scure di muffa?
Se questo succede è perché purtroppo il problema è più in profondità rispetto a dove è possibile arrivare con una semplice pennellata. In questo caso servono interventi più drastici e mirati.

Ci sono inoltre alcuni fattori che rendono le vernici antimuffa inefficaci:

  • mancata o insufficiente ventilazione;
  • eccessiva umidità;
  • presenza di ponti termici;
  • esposizione delle pareti a nord est;
  • microclima in casa;
  • presenza di discontinuità strutturali.

 

Consigli per un corretto utilizzo

Le vernici antimuffa come dicevamo contengono sostanze chimiche che in soggetti allergici o più sensibili potrebbero scatenare reazioni come bruciore al naso o alla gola, tosse, occhi rossi e mal di testa.
Per questo è importante rivolgersi ad un professionista che saprà scegliere il giusto prodotto, evitando vernici di scarsa qualità.

 

Anderlini Luciano è un punto di riferimento a Modena per le tinteggiature e i restyling di ambienti domestici e aziendali, anche in caso di muffe e problemi legati all’umidità.
Contattaci qui, ti aiuteremo a trovare la soluzione migliore per le tue esigenze.


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Carta da parati o tinteggiatura? Tutti i pro e i contro.

Sicuramente almeno una volta nella vita, comprando casa o rinnovando le pareti della tua, ti sarai ritrovato o ritrovata a chiederti: meglio scegliere carta da parati o tinteggiatura?

Entrambe le scelte hanno lati positivi e lati negativi, vediamone alcuni.

Carta da parati: i pro

Molto in voga negli anni ’70, è tornata di moda negli ultimi anni come elemento d’arredo che rende l’ambiente più originale. Ha in effetti diversi vantaggi:

  • Ha un grande potere decorativo: ne esistono di tantissimi tipi diversi con design unici e stampe completamente personalizzabili: disegni geometrici, pattern, righe, elementi naturali, ecc.;
  • È un prodotto che già da solo arreda la stanza e la rende più interessante;
  • È coprente (ma, attenzione! Solo se la parete sotto è stata preparata e rasata a dovere);
  • Resiste al tempo: se la carta da parati è di buona qualità ha una durata media di 7-10 anni;
  • Si può lavare: generalmente la carta da parati è lavabile, ma attenzione che sia specificato sulla confezione. Per eliminare ogni dubbio la scelta migliore è la carta da parati in materiale vinilico, perfettamente lavabile e quindi ottima anche in caso di presenza di bambini;
  • Alcuni tipi di carta da parati hanno proprietà utili, come la fonoassorbenza e la capacità di contrastare l’umidità.

Carta da parati: i contro

  • Il costo, primo fra tutti: c’è da considerare, oltre al materiale, la colla e la posa, che alzano il prezzo totale del lavoro;
  • La posa non è semplice: la colla deve essere preparata da mani esperte che sanno come renderla omogenea ed evitare che lasci tracce sul muro; la carta da parati deve poi essere stesa in modo preciso, per evitare pieghe o grinze;
  • Nemmeno la rimozione è facile: soprattutto la colla, se non si usano i prodotti giusti, può diventare molto ostica da eliminare;
  • Se una piccola parte della carta da parati si danneggia, sostituirla può essere complesso;
  • Come anticipavamo sopra, la parete su cui si applica la carta da parati deve essere preparata e rasata uniformemente.

Tinteggiatura: i pro

  • È più economica rispetto alla carta da parati e più facilmente reperibile;
  • Si applica più facilmente;
  • È semplice da ripristinare in caso di piccoli danneggiamenti, anche per chi non ha troppa esperienza;
  • C’è una grande varietà di scelta: oltre alla gamma di colori ci sono tantissime finiture ed effetti applicabili alla pittura: spatolati, marmorizzati, spugnati, ecc.

Tinteggiatura: i contro

  • La sua durata è minore rispetto alla carta da parati. Dando per scontato che venga applicata da un professionista e quindi nel miglior modo possibile, deve comunque essere rinfrescata ogni 2/3 anni;
  • Se si sporca, non sempre è facile da pulire. Esistono però anche le pitture lavabili;
  • Non è decorativa, almeno non tanto quanto una carta da parati: il suo compito è marginale, fa solamente da sfondo.

 

Qualunque scelta farai, che sia carta da parati o tinteggiatura, ricorda che per un buon lavoro che duri nel tempo è fondamentale affidarsi a un professionista.
Anderlini Luciano è un punto di riferimento a Modena per le tinteggiature e i restyling di ambienti domestici e aziendali. Contattaci qui, ti aiuteremo a trovare la soluzione migliore per le tue esigenze.