Quali sono le qualità necessarie per la migliore resa tecnologica dei sistemi a cappotto esterno? A seconda delle caratteristiche del tipo di pittura e dei materiali che la compongono la risposta fisica e chimica dell’intero sistema può variare.

Scelta dei materiali: l’analisi dei materiali costituenti è importante per la resa del sistema di coibentazione a cappotto, nello specifico è la natura del supporto a definire spessori e tipologia di tinteggiatura.

Lo strato di finitura ha il compito di:

  • Garantire impermeabilità dell’acqua, presentare resistenza a tutti gli agenti atmosferici.
  • Prevenire ed evitare la formazione di alghe e muffe superficiali.
  • Conferire un aspetto estetico di impatto con caratteristiche di durabilità e resistenza meccanica.

Le qualità indispensabili di uno strato di finitura esterno sono, dunque, traspirabilità e impermeabilità. La prima consente lo smaltimento del vapore acqueo, evitando la formazione di umidità all’interno del sistema a cappotto. L’impermeabilità impedisce l’infiltrazione di acqua all’interno del sistema.

La scelta della pittura per esterni deve essere indirizzata alla selezione di miscele che siano dotate di entrambe le caratteristiche. Le tipologie di pitture esistenti si dividono in:

Finiture organiche

In questo gruppo rientrano le pitture acriliche, silossaniche e acrilsilossaniche. Le pitture acriliche sono dotate di alta impermeabilità e bassa traspirabilità, sono molto diffuse grazie all’elevata efficienza nell’applicazione dovuta alla velocità di asciugatura ma risultano inefficienti per sistema a cappotto esterno non essendo in grado di garantire una sufficiente traspirabilità.

Le finiture silossaniche presentano un’ottima idrorepellenza ed elevate caratteristiche di traspirabilità. Sono realizzate tramite emulsioni ariliche legate mediante resina silossanica capace di respingere l’acqua dalla superfice e dunque ottimali per i sistemi a cappotto.

Al contrario le finiture acrilsilossaniche, essendo composte da una percentuale di resine leganti inferiore al 40%, non presentano una buona traspirabilità influendo sull’efficienza del rivestimento in applicazione al sistema di cappotto esterno.

Finiture minerali

Queste sono a base di silicati o di calce. La prima è sicuramente la soluzione migliore per un sistema di coibentazione a cappotto esterno presentando entrambe le caratteristiche fondamentali per una corretta messa in opera.

Tecnologie ibride: LUCITE® SILICOTEC_

Una pittura per facciate in resina siliconica simile alla vernice alla calce per pellicole di rivestimento altamente repellenti a sporco e pioggia. Idonea su supporti minerali quali intonaci di malte del gruppo P1c, P2 e P3 secondo DIN 18550, murature in pietra arenaria calcarea e laterizio, pitture a base di calce, cemento e silicati, sistemi ETICI, vecchi rivestimenti in dispersione e intonaci a base di resine sintetiche all’esterno. Combina i vantaggi dei rivestimenti in acrilato puro e delle vernici in resina siliconica.

Oltre alla tipologia di finitura da utilizzare risulta fondamentale la scelta del colore. Questa, oltre a rappresentare un valore estetico e morfologico, definisce la capacità di riflessione solare che incide sulla superficie dell’edificio. In base alle tonalità del colore l’indice di riflessione cambia, da un minimo di zero, per superfici nere, a un massimo di 100, per superfici bianche. Per evitare un surriscaldamento eccessivo del sistema a capotto è necessario utilizzare colorazioni che presentino un indice di riflessione maggiore di 20, seguendo le disposizioni della UNi/TR 11715:2018, limitando l’assorbimento del calore e dilatazione termiche conseguenti negli strati funzionali interni.

La cosa migliore da fare per valutare la soluzione adatta per la propria abitazione è contattare professionisti del settore. Contatta la ditta Anderlini Luciano per una consulenza, saremo felici di aiutarti!