Quando si parla di isolamento termico di un edificio ci si riferisce principalmente a quei materiali edili che, inseriti all’interno della struttura, permettono di ridurre gli scambi di calore tra ambiente interno ed esterno, che si trovano a temperature differenti.

Esistono oggi moltissimi materiali isolanti con caratteristiche differenti, proprio per questo è necessario rivolgersi a professionisti in grado di scegliere quello che garantisce il miglior isolamento termico per la propria abitazione.

I cinque materiali più comuni sono:

  1. Fibra di cellulosa. L’isolamento termico attraverso la fibra di cellulosa è una delle forme di isolamento più ecologiche. La cellulosa viene prodotta da cartone riciclato, carta o legno ed è il miglior materiale da utilizzare per ridurre al minimo i danni da incendio grazie alla sua compattezza in quanto contiene un irrilevante quantità di ossigeno. Senza quest’ultimo si riducono al minimo le possibilità di propagazione dell’incendio.
  2. Fibra di vetro: in passato la forma più utilizzata. Questo tipo di fibra grazie al modo in cui è realizzata è in grado di ridurre al minimo il trasferimento di calore. Il suo principale svantaggio è la pericolosità nel maneggiarlo in quanto con il suo utilizzo si ha la formazione di polvere di vetro e piccoli frammenti.
  3. Lana di roccia: tipo di isolamento realizzato per il 97% da minerali diabase, basalto e dolomite. Non presenta additivi per renderla resistente al fuoco ma se utilizzata in combinazione con altre formule di isolamento più resistenti a questo può essere efficace per isolare grandi aree.
  4. Schiuma poliuretanica: ottima forma di isolamento termico. Al giorno d’oggi si utilizzano gas non-clorofluorocarburi (CFC) come agente espandente, riducendo così i danni causati allo strato di ozono. È, inoltre, un materiale resistente al fuoco.
  5. Polistirolo: termoplastica impermeabile che garantisce un buon isolamento termico e acustico. È disponibile in due tipologie: espanso (EPS) ed estruso (XEPS). Questo isolamento possiede un grande limite essendo infatti infiammabile, per questo necessita di essere rivestito di un prodotto chimico ignifugo chiamato esabromociclododecano (HBCD).

In sintesi: la cellulosa è resistente al fuoco, ecologica ed efficace ma difficile da applicare; la fibra di vetro è economica ma richiede un’attenta gestione nella posa; La lana di roccia è efficace ma possiede un basso valore di resistenza termica; Il poliuretano è un buon prodotto isolante anche se non particolarmente ecologico; Il polistirolo è un ottimo isolante ma non molto sicuro in quanto infiammabile.

Tuttavia, la scelta dei materiali isolanti non spetta al cliente o all’applicatore, bensì al termotecnico che in funzione dei requisiti di calcolo necessari definirà quello più adatto.

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